Revine Lago: un borgo di artisti
Revine Lago
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ToggleRevine: un borgo di case in pietra affacciate sul lago!
Revine Lago è un piccolo borgo nell’entroterra trevigiano nel quale si respira, passeggiando tra i paesini immersi tra i monti e affacciati nei due laghi di Lago e Santa Maria, il passato contadino che è parte indelebile e indissolubile di questi territori. Questa cultura traspare dalla struttura delle case in muratura, costruite utilizzando la pietra locale, la stessa che permane ancora in alcuni tratti del lastricato della strada e nei muretti a secco; nelle travature dei pavimenti e dei soffitti, nonché nelle terrazze, costruite mediante l’impiego del legno autoctono. A Revine Lago opera anche il poeta Luciano Cecchinel, che nei suoi testi ricorda le tradizioni e le usanze di questo mondo contadino, impegnandosi ad utilizzare il dialetto arcaico che è parte della cultura locale. Egli è stato nominato da Andrea Zanzotto, massimo poeta italiano, suo erede. Nel paese di Lago è presente anche un percorso artistico volto a ricordare le vecchie arti e i mestieri, che vi porterà a scoprire gli anfratti più segreti del borgo!
Lago: un borgo di artisti!
A Lago opera anche il poeta Luciano Cecchinel, che nei suoi testi ricorda le tradizioni e le usanze del mondo contadino, impegnandosi ad utilizzare il dialetto arcaico che è parte della cultura locale. Egli è stato nominato da Andrea Zanzotto, massimo poeta italiano, suo erede. Nel paese di Lago è presente anche un percorso artistico volto a ricordare le vecchie arti e i mestieri che erano parte indissolubile della cultura di questi luoghi che vi porterà a scoprire gli anfratti più segreti del borgo!
Principali punti di interesse
Laghi di Revine
I due laghi di Revine sono il risultato della deglaciazione di Wurm e del ritiro del Ghiacciaio del Piave. I due laghi di Lago e di Santa Maria, dalle frazioni dei comuni ai quali appartengono, sono collegati da un canale interlacuale (Canale Barche) e sono alimentati dalla risorgiva intermittente del canale Piaveson, nonché dalle sorgenti sotterranee presenti nel lago di Santa Maria. La comunicazione del Lago con l’esterno è garantita soprattutto dalla Tajada, sfociante nel Soligo e di origine artificiale, costruito ai fini di arginare i fenomeni di esondazione che si manifestavano nella stagione piovosa e per bonificare i terreni circostanti al lago.
Oggi nel percorso attorno ai laghi è stato costruito un sentiero che permette di ammirarne da vicino l’avifauna, anche grazie alla recente costruzione di una vedetta di avvistamento per gli uccelli nel punto di collegamento fra i due laghi. L’itinerario è stato arricchito recentemente da diversi punti di gioco per i bambini, sia nella zona del Vaà de le Femene che nella zona dell’area verde di Santa Maria ed è stato dotato di parcheggi.
Inoltre ad avvalorare ulteriormente l’itinerario sono stati applicati recentemente degli strumenti di turismo interattivo: cinque installazioni permanenti dotate di un pannello grafico informativo che, inquadrate con lo smartphone, permettono di attivare l’app dedicata e visualizzare un’animazione digitale e 5 cornici, prodotte dal gruppo ricreativo locale “Al Portego”, le quali permettono ai visitatori di immortalarsi con il lago nello sfondo e di pubblicare poi le foto con l’hashtag #laghidacornice.
Dietro alla chiesa di Lago è possibile inoltre intraprendere un breve percorso che conduce ad una panchina gigante, dalla quale è possibile ammirare i due laghi dall’alto!
Parco archeologico didattico del Livelet
A Revine Lago è inoltre presente il Parco archeologico-didattico del Livelet, inaugurato nel 2007 al fine di valorizzare i ritrovamenti rinvenuti a partire dal 1987 in località Colmaggiore, ai confini fra Tarzo e Revine Lago.
Qui infatti sono stati scoperti una notevole quantità di manufatti preistorici testimonianti un’attività di allevamento, raccolta, caccia e pesca praticata in questo territorio, nonché dei resti di strutture lignee i quali attesterebbero la presenza nel sito di un villaggio su bonifica o di una palafitta.
Nel sito del Parco sono state ricostruite tre palafitte ed è possibile ammirare ricostruzioni di utensili in uso durante il periodo Neolitico, dell’Età del Rame e del Bronzo, nonché partecipare a svariate attività che consentono di avvicinare i visitatori alla cultura e al modo di vivere del villaggio palafitticolo fra il Neolitico e l’Età del Bronzo.
Pian De Le Femene
Il Pian de le Femene è un altopiano raggiungibile da Revine Lago, posto sul crinale delle Prealpi Bellunesi nelle vicinanze del massiccio del Col Visentin ed è un valico (propriamente detto Sella di Pian de le Femene) che mette in comunicazione i comuni Limana, in provincia di Belluno, e Revine Lago, in provincia di Treviso. Da qui il panorama a 360° permette di ammirare dall’alto la Valle del Soligo, nonché le Dolomiti verso est.
La zona è stata oggetto di interesse durante il periodo della Resistenza, come testimoniato dalla presenza di una stele in ricordo dell’unione tra le brigate Mazzini e Tollot avvenuta nel settembre 1944 e dal Museo della Resistenza intitolato ad Agostino Piol, medaglia d’oro al valor militare, ed il monumento alla Donna Partigiana dello scultore Gianni Pezzei.
Pian dele Femene oggi è frequentato soprattutto a fini escursionistici, sia nel periodo estivo che in quello invernale, quando le copiose nevicate lo rendono meta di ciaspolate e discese con gli slittini. L’altopiano è infatti punto di partenza e di arrivo di numerosi sentieri: a destra è possibile raggiungere il Col Visentin (1763 m) e il Nevegal; a sinistra è possibile raggiungere la “Posa”, celebre località dalla quale lanciarsi con i parapendii mentre verso Nord è possibile raggiungere il Bellunese, mediante una diramazione di sentieri che consentono di raggiungere la Valmorel con le sue magnifiche malghe e le sue antiche lame, immerse nelle distese prative e utilizzate da sempre come abbeveratoi per le mucche in quest’area un tempo interessata dalla pastorizia e dalla transumanza.
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