La partenza è prevista a Novezza. Lasciata l’auto nel grande parcheggio gratuito che si incontra sulla destra, ci incamminiamo lungo la strada per poche centinaia di metri, girando poi a sinistra verso Baita Novezza, da dove intercettiamo l’inizio del sentiero verso il Rifugio Telegrafo.

La prima parte del sentiero sale molto ripidamente lungo un prato, il tracciato risulta sempre ben segnalato da segnavia e cartelli. Ci addentriamo nel bosco di bassi mughi e faggi seguendo il tracciato che si fa ora più stretto.

Al primo incrocio teniamo la sinistra e continuiamo a salire seguendo le indicazioni per Cima Telegrafo. Il sentiero si fa ora più esposto e in certi tratti occorrerà aiutarsi leggermente con le mani per superare alcuni tratti più rocciosi e ripidi. Prestando la dovuta attenzione il sentiero risulta però sempre percorribile e facilmente individuabile.

Ancora qualche piccolo sforzo e due tornanti ci condurranno al rifugio Telegrafo, scollinando sull’altro versante della montagna. Qui si aprirà una straordinaria visuale su tutto il Lago di Garda che ci ripagherà ampiamente dello sforzo fatto per arrivare fino a qui.

Vi consigliamo di fermarvi per una pausa al rifugio, dove potrete gustare un ottima cucina di montagna, con diverse proposte del giorno e un prezzo assolutamente giusto per il servizio offerto. Maggiori informazioni al sito: https://sites.google.com/site/equipenatura/blog-temp/rifugiotelegrafo

Dopo questa pausa ripartiamo salendo lungo la Cima Telegrafo raggiungendo il crocifisso posto sulla sua sommità. Da qui il panorama è ancora più bello, offrendo una vista a 360 gradi sulle cime circostanti e sul lago. Proseguiamo lungo la cresta della montagna: qui è necessario prestare la massima attenzione, il fondo è a volte scivoloso data la presenza di roccette e sassi. È sicuramente richiesto un passo sicuro e una certa esperienza escursionistica.

Passato questo tratto in cresta ci si ricongiunge ad un sentiero che prosegue sotto la cresta del massiccio. Proseguiamo fino a raggiungere un bivio che svoltando a destra ci porterà nuovamente al punto iniziale della nostra escursione. Vi consigliamo di proseguire per raggiungere anche Cima Valdritta da dove si potrà vedere il versante trentino del lago di Garda.

L’ascesa a questa cima è breve ma richiede un’assenza di vertigini e un passo sicuro data l’esposizione e alcuni passaggi su ripide roccette. Salendo per Cima Valdritta si incontreranno inoltre due piccole grotte suggestive, entrandoci potrete sentire l’effetto di un frigo naturale dato dalle rocce della montagna.

Una volta arrivati alla cima si scenderà lungo la stessa strada percorsa per salire fino a ritornare al bivio per Novezza incontrato precedentemente. Qui si inizierà a scendere lungo un ripido pendio addentrandoci nella macchia verde ricca di mughi e fiori montani. La vegetazione tornerà ad arricchirsi segnalando la perdita di quota che stiamo affrontando. Ci si ricongiungerà dunque al sentiero affrontato in salita, scendendo lungo il ripido versante erboso che ci condurrà nuovamente al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.