5 luoghi dove ammirare il foliage fra Prealpi e colline!
L’autunno, si sa, è il periodo più magico dell’anno: il bosco si colora di mille sfumature, gli animali vanno in letargo in vista dell’inverno, regnano la pace e il silenzio!
Vi proponiamo in questo articolo cinque diversi luoghi dove poter ammirare questo cambiamento della natura, in tutto il suo fascino. Vi porteremo in un viaggio fra Prealpi e colline, alla scoperta dei luoghi più belli del nostro territorio, senza farci mancare un tuffo nella loro storia e cultura!
Foresta del Cansiglio
La Foresta del Cansiglio è un luogo ricco di fascino e di magia.
Conosciuta anche come bosco da remi per l’impiego delle sue faggete da parte della Serenissima, è oggi un luogo apprezzato soprattutto per l’osservazione dei cervi durante il periodo del bramito.
È proprio in questi mesi dell’anno, fra ottobre e novembre, che la foresta si mostra in tutto il suo fascino: i faggi si colorano di giallo, arancione, rosso e la luce filtra fra gli alberi, regalando un’atmosfera quasi tenebrosa e magica. È la stessa magia delle incredibili storie che si accompagnano a questi boschi: quella dei cimbri, i cui villaggi sono ancora presenti nell’altopiano, o quella della Anguane che si diceva abitassero le cavità più profonde di questa foresta, prima fra tutte il Bus de la Lum.
Il nostro consiglio è dunque quello di respirare la magica atmosfera del bosco del Cansiglio, visitandola nel suo momento migliore: l’autunno!
Monte Grappa
Anche nel monte Grappa la natura piano piano si trasforma, preparandosi per l’inverno e regalando un’esplosione di colori! Il merito va ancora una volta all’alternanza di faggi e abeti che si stagliano sulle pareti rocciose regalando uno spettacolo unico!
Il nostro consiglio è quello di percorrere il sentiero delle Meatte che vi condurrò sulle tracce della Grande Guerra, quando lungo questo sentiero erano allocate delle mulattiere di arroccamento contro gli austriaci
In cima al monte troverete anche lo scenografico sacrario militare, uno dei principali ossari della Grande Guerra.
Non potete dunque omettervi dal visitare questo monte, dove troverete un perfetto connubio fra natura e storia!
Valmorel
Ci spostiamo nel bellunese dove la scenografica Valmorel si tinge dei colori autunnali. Tutto si prepara al letargo invernale, quando il manto nevoso ricoprirà la valle. Le rane nelle lame smettono di gracidare, le mucche non sono più al pascolo, l’erba si tinge a poco a poco di giallo paglierino.
Su questa valle cala il silenzio, ad eccezione dei passi di qualche turista che si gode la bellezza di questi panorami o di qualche cerbiatto o cervo che si muove alla ricerca di cibo.
La Valmorel è una valle incantata e non possiamo che consigliarvi di visitarla in questo periodo affinché vi rendiate conto voi stessi del suo fascino!
Val Trippera
In Val Trippera la natura si trasforma: non più fiori o rigogliose foglie ma un’esplosione di colori che si riflettono sull’acqua trasparente del torrente Crevada.
I massi dei conglomerati rocciosi a poco a poco si ricoprono delle foglie autunnali. Un’universo paradisiaco, dove regnano la pace e la tranquillità, dove a pochi passi dalla Pieve di San Pietro di Feletto ci si trova catapultati dal vigneto al bosco.
Questa valle è sorprendente in tutte le stagioni, specie in primavera quando si tinge di un tripudio di colori ma in autunno regala un calore e una pace difficili da spiegare a parole!
Santo Stefano di Valdobbiadene
Dalle montagne vi vogliamo portare a scoprire anche le colline, dove le foglie dei vigneti in autunno si tingono di mille colori e sfumature che contrastano con il verde sbiadito dei prati.
La nebbia che gioca a nascondino fra le colline contribuisce a rendere questi paesaggi ancora più magici e suggestivi. Questo secondo noi è il momento migliore per visitare le colline di Conegliano Valdobbiadene che sono recentemente state candidate a patrimonio dell’Umanità Unesco.
È il momento ideale anche per bere un bel calice di vin nuovo, prodotto con le uve della vendemmia appena trascorsa, magari accompagnando il tutto da un bel cartoccio di caldarroste fumanti (prediligendo i marroni IGP della vicina Combai)!
Un ottimo connubio dunque fra calice e paesaggio, all’insegna dell’autunno!
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