La partenza del nostro percorso si trova poco dopo l’abitato di Tovena, all’inizio della strada che permette di raggiungere il passo San boldo. Qui, nel momento in cui le case inizieranno a diradarsi e la strada presenterà una lieve pendenza, sulla sinistra si potrà scorgere il capitello di Santa Ottilia e sulla destra un piccolo piazzale su cui poter parcheggiare comodamente la macchina.

Da qui procederemo, dal capitello, lungo una strada che si addentra nel bosco e, poco dopo incontreremo subito la chiesetta di Virgilio, oggi abbandonata, nella quale tuttavia si possono ammirare ancora una pala d’altare i resti di alcuni affreschi.  Dopo pochi passi possiamo poi raggiungere una graziosa baita privata, presso la quale si trova una sorgente. Da qui seguiremo le indicazioni per il sentiero Zanin proseguendo lungo il percorso che, dopo aver aggirato il dislivello della costa di San Virgilio, prosegue con tratti ripidi in mezzo al bosco alternando tratti prativi che permettono di avere una buona vista sull’abitato di Tovena e sulle alture circostanti.

Dopo aver raggiunto il punto panoramico in cui finisce il sentiero per Roby, risaliamo poi tra pinnacoli e sculture calcare dalle forme bizzarre, verso la vetta della Cima Campo, attrezzata con una panca e un tavolo, dove si possono ammirare i resti di una trincea della guerra 15-18.

 Da qui il panorama è veramente incredibile, nonostante i suoi soli 968 m: verso est si possono ammirare le Prealpi trevigiane; a nord si stagliano invece il Monte Serva, le Dolomiti feltrine…

 Continuando l’itinerario si raggiungerà poi Casera Campo da dove sarà possibile intraprendere il percorso di discesa, per la stessa strada o percorrerendo un sentiero che si staglia lungo il versante opposto a quello di salita e che consentirà di tornare nei pressi del luogo di partenza evitando di dover percorrere l’interno delle gallerie: la Cal de Culiè.  L’imbocco di questo sentiero si può intercettare raggiungendo il passo San boldo e percorrendo il ponte rialzato rispetto la strada, nei pressi della storico osteria “La Muda” (segnavia numero 991),  dalla quale poi sarà sufficiente percorrere una strada asfaltata che si inerpica in salita, la Caldella e seguire le indicazioni per il segnavia numero 990.