Cosa fare in caso di incontro con un cinghiale?

Non è infrequente vedere nelle nostre montagne un esemplare di cinghiale, visto il loro rapido incremento nel territorio veneto e nazionale, dove si stima la presenza di 1 milione di esemplari. Tuttavia non temete: questi animali hanno prevalentemente abitudini crepuscolari e notturne. Durante il giorno riposano in buche scavate nel terreno o fra i cespugli ed escono di notte per cibarsi o abbeverarsi.

Il cinghiale apparteniene alla famiglia dei suidi (il cinghiale è la specie selvatica dalla quale derivano le razze di maiali domestici); è originario dell’Eurasia e del Nordafrica ma è stato a più riprese reintrodotto e decimato in vasti areali, incluso quello afferente al territorio veneto, dove probabilmente la sua ricomparsa è imputabile ad opere di ripopolamento illegale, a scopi venatori. Adattandosi facilmente a nuovi ambienti, grazie alle sue doti di resistenza e di adattabilità, il cinghiale è considerato l’ungulato a più ampia diffusione: il suo areale ricopre gran parte dell’Europa, l’Asia e la porzione settentrionale dell’Africa.

Inoltre la specie, in anni di abbondanza e con buone condizioni climatiche, può effettuare anche due stagioni riproduttive. Il numero dei piccoli partoriti può variare da 2 piccoli nelle scrofe giovani in normali condizioni nutrizionali, fino ad oltre 8 per scrofe adulte in ottime condizioni.

L’animale può misurare da adulto fino a 180 cm e arrivare a pesare fino ad un quintale.

La sua presenza nei territori è controversa a causa degli enormi danni che può provocare alle colture, scavando nel terreno alla ricerca di cibo e radici e a causa dei potenziali pericoli di collisione con autovetture durante i loro spostamenti notturni.

Anche per noi appassionati trekkysti incontrare un cinghiale quando ci avventuriamo in un sentiero, specie se in una faggetta o in un querceto (ambiti popolati dall’animale), è un’eventualità che seppur rara è da tenere in considerazione.

Quali sono le avvertenze da adottare?

  • CERCARE DI FARE RUMORE: quando avvertiamo il grugnito di un branco di cinghiali a distanza (simile a quello dei maiali) è importante cercare di fare rumore per segnalare la nostra presenza. Normalmente questi animali scappano via perché sono più paurosi di noi.
  • TENERE IL CANE AL GUINZAGLIO: se abbiamo con noi un cane è importante tenerlo al guinzaglio perché il cinghiale tende ad associarlo ad un predatore e ad attaccarlo.
  • TORNARE ALLA MACCHINA PRIMA DEL BUIO: i cinghiali tendono a muoversi all’imbrunire o o all’alba e quindi la probabilità di incontrarli in queste fasce orarie è maggiore.

È vero che il cinghiale attacca l’uomo?

  • Il cinghiale attacca solo quando si sente in pericolo, per difendere se stesso ma soprattutto i propri cuccioli. In condizioni normali questi animali non sono aggressivi e tendono a scappare appena avvertono la nostra presenza.

Cosa fare dunque in caso di incontro con un cinghiale?

  • La prima cosa da fare è RESTARE CALMI! Urlare o agitarsi renderà l’animale ancora più nervoso e scappare non è la soluzione, in quanto i cinghiali corrono più veloci di noi.
  • OSSERVARE chi abbiamo davanti: una madre con i cuccioli, un cinghiale ferito o un cinghiale singolo? Questo ci permette di comprendere il livello di rischio.
  • OSSERVARE SE ESISTONO VIE DI FUGA: osservare se ci sono luoghi nei quali possiamo riparare, come ad esempio un albero su cui salire e che ci metta al sicuro in caso di attacco, nel caso in cui ci troviamo in un bosco. Nel caso in cui ci troviamo in un ambiente urbano occorrerà allontanarsi senza correre e dare le spalle, arrampicandosi su un muretto alto più di un metro, dove il cinghiale non potrà raggiungerci.

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